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La spia della Resistenza, dramma di guerra

Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, La spia della Resistenza è un avvincente film drammatico che racconta la storia vera di Janina Lewandowska, una giovane donna polacca che divenne una preziosa staffetta e corriere per la Resistenza contro l'occupazione nazista.

Uscito nelle sale il 15 marzo 2019, il film è diretto da Kasia Adamik e vede protagonisti Olga Boladz come Janina e Antonii Królikowski nel ruolo di Witold. Con la sua accurata ricostruzione storica, fotografia cupa e ritmo serrato, La spia della Resistenza riesce a trasmettere tutta la tensione e il pericolo di quell'epoca.

La missione segreta di Janina durante la II Guerra Mondiale

Siamo nel 1939 quando la Germania invade la Polonia e instaura il suo regime di terrore, arresti di massa e campi di concentramento. Tra le vittime c'è anche la famiglia di Janina, una ragazza di 17 anni che si trova da sola e senza più una casa. Raccoglie però il testimone della lotta partigiana che stava combattendo il padre e decide di entrare in un'organizzazione clandestina di resistenza.

Inizia così la sua missione segreta di portare messaggi cifrati, mappe militari e passaporti falsi attraverso il confine tra Polonia e Slovacchia fingendosi una normale passeggera. Un ruolo estremamente rischioso perché la condanna per chi veniva scoperto era la fucilazione immediata. Nonostante questo Janina dimostra fin da subito grande coraggio e spirito di sacrificio per la causa della libertà.

“Una storia dimenticata che merita di essere raccontata”

Janina, giovane staffetta partigiana polacca

Solamente ventenne, con i lunghi capelli biondi e l'aria innocente, Janina non destava particolari sospetti tra militari e guardie di frontiera tedesche. Questo le permise per oltre due anni di continuare a fare la spola con successo attraverso la frontiera, fino a quando non venne tradita da una spia infiltrata nella Resistenza.

La spia della Resistenza riesce a tratteggiare in modo convincente il personaggio di Janina, il suo coraggio ma anche le sue fragilità davanti la durezza della guerra e gli orrori dei campi di concentramento dove finì prima di riuscire rocambolescamente a fuggire e tornare in Polonia.

• Oltre 1000 viaggi sotto copertura
• 2 anni da staffetta partigiana
• Catturata e torturata dai nazisti

Il pericoloso ruolo di corriere per la Resistenza

Grazie alla sua conoscenza delle lingue e all'innocente aspetto fisico, Janina riuscì ad attraversare più di mille volte il confine tra Polonia e Slovacchia per consegnare preziosi documenti e informazioni per conto della Resistenza polacca.

Un compito che richiedeva sangue freddo e grande capacità di dissimulazione. La vita di Janina era letteralmente appesa un filo durante quei viaggi. Bastava una piccola sbavatura per essere smascherata dai controlli e finire fucilata seduta stante come spia nemica.

Un tuffo nella Polonia occupata dai nazisti

La dura vita sotto l'occupazione nazista

Sullo sfondo della storia di Janina, La spia della Resistenza immergerà lo spettatore nell’atmosfera cupa della Polonia sotto il tallone nazista: le strade deserte, la fame, la paura della delazione, i rastrellamenti, i cadaveri ammassati nelle fosse comuni, il terrore della Gestapo.

Un realistico spaccato di quegli anni grazie alle efficaci ambientazioni storiche e alla fotografia in bianco e nero che aumentano il senso di drammaticità. Una ricostruzione fedele e convincente che contribuisce al coinvolgimento emotivo dello spettatore.

In questo contesto, spicca ancora di più il sacrificio e la forza d’animo delle tante donne che, come Janina, scelsero di lottare contro il nazifascismo pagando un prezzo altissimo in termini di sofferenze e privazioni.

Il coraggio di una donna nella lotta per la libertà

Diretto da Kasia Adamik con protagonista Olga Boladz, La spia della Resistenza porta sullo schermo la storia vera ed esemplare di Janina Lewandowska, giovane polacca che rischiò tutto per opporsi all’invasione nazista del suo paese.

Nonostante la minuta costituzione e la giovane età, Janina dimostrò un enorme sprezzo del pericolo e spirito di abnegazione. Grazie al suo coraggio e al lavoro the tanti altri come lei, il regime di occupazione nazista venne infine sconfitto.

Una vicenda che ricorda il ruolo fondamentale delle donne nella Resistenza e il loro contributo attivo alla lotta per la libertà. Un esempio ancora attuale di determinazione e amor di patria.